La storia di questo plastico inizia nel 1966 quando i miei genitori in occasione del Natale, all'epoca ero figlio unico, mi regalarono il classico ovale di binari con una locomotiva, una carrozza viaggiatori e due vagoni merci. L'anno successivo, sempre nel periodo Natalizio, è stato aggiunto un secondo tracciato interno al preesistente e vengono acquistati due locomotori, tre carrozze viaggiatori e un carro merci, con gli accessori composti da stazione viaggiatori ed alcune casette in legno. I rotabili sono della ditta Lima,e il tutto ha una dimensione di circa m.1,20 x 0,90 con due trasformatori, montato sopra un asse di compensato appoggiato sul tavolo del soggiorno. Successivamente il tracciato viene ampliato con l'aggiunta di binari per lo scalo merci, nel frattempo acquistato e diversi scambi, fino a raggiungere le dimensioni di m.2,00 x 1,00 circa. Nel corso degli anni e a più riprese, sono stati comprati accessori quali alberi, pensilina, figure, cabina di manovra e due gallerie per rendere più realistico il paesaggio. Parallelamente con acquisti e regali successivi, il parco rotabili è aumentato fino a raggiungere nella prima metà degli anni 70 i 35 pezzi, suddivisi in 6 motrici, 19 carri merci e 10 vagoni viaggiatori sempre della ditta Lima. Nella seconda metà degli anni 70, il plastico è stato smontato e riposto in vari scatoloni dove è rimasto fino al 2006, quando è maturata la decisione di verificare per prima cosa se le motrici erano ancora funzionanti, e poi rimontare tutto l'insieme ampliandolo in conformità dello spazio disponibile. Attualmente con l'aggiunta di una locomotiva da manovra V60 regalatami da mio fratello, l'impianto misura m.2,40 x 1,10 composto da due ovali e diverse diramazioni, per un totale di 12 scambi e 10 binari tronchi atti a ricevere i vagoni dello scalo merci e deposito vagoni viaggiatori più alcuni tratti di servizio. Sono state inserite per raggiungere un maggior realismo tre casette, edicola, marciapiedi, ponte pedonale, due gru e un passaggio a livello, per ricreare una fermata secondaria dell'Italia settentrionale nei primi anni 70. Si è voluto rappresentare un tratto di viabilità con piazzetta antistante la stazione, parcheggi, fabbricati di servizio e lampioni autocostruiti, così come il ponte pedonale e il laghetto nella zona verde; anche la scelta dei mezzi stradali ha tenuto conto del contesto realizzato in epoca III. In una fase successiva per un ulteriore arricchimento sono stati aggiunti una chiesetta, due silos per cereali, cabina di manovra a portale ed un castello d'acqua con gru per alimentazione locomotive. Al termine del deposito vagoni viaggiatori, è stata inserita una officina per riparazione rotabili autocostruita così come tutti gli altri fabbricati ed accessori. Al fine di rendere meno piatto l'impianto, è stato realizzato un tratto di strada sopraelevata che taglia diagonalmente l'insieme, arricchito da alcuni veicoli, con pilastri in cartone costruiti in proprio. Attualmente il plastico risulta abbastanza completo visto anche il limite dello spazio a disposizione.