-- Created using PowToon -- Introduzione La rivoluzione industriale in Inghilterra è delimitata dallo storico Thomas Ashton fra il 1760 e il 1830 e corrisponde alla prima rivoluzione industriale, comportando un insieme di rivoluzioni settoriali: dall'agricoltura ai trasporti, dalla popolazione alle innovazioni tecniche e finanziarie. Il termine "rivoluzione" indica un cambiamento totale e duraturo nel tempo che segna una netta rottura con il passato, in questo caso venne rivoluzionata l'organizzazione del lavoro, l'economia e il sistema sociale, il rapporto tra città e campagna, le condizioni demografiche e l'ambiente ecologico. Il cambiamento ebbe inizio proprio in Gran Bretagna per motivi che già conosciamo grazie a Marx: risorse che arrivano anche dalle colonie (quindi commercio triangolare); enclousers; risorse "rare" (fiumi navigabili, fossili e dal 1750 canali) Fabbrica NELLA DIAPOSITIVA 4 C'E' UN ESERCIZIO CHE DEVI CHIEDERE ALLA CLASSE DI FARE ... lo scopo è di far capire la differenza tra il lavoro in fabbrica e il lavoro artigianale Nasce il “sistema di fabbrica” , che portò un gran miglioramento poichè, a differenza della manifattura a domicilio, il nuovo sistema di fabbrica consentiva ai proprietari di controllare direttamente i processi, i ritmi di lavorazione, la qualità e soprattutto la quantità del prodotto finito. Inoltre in questo ambito si formò la classe operaia: gruppo sociale che vendeva il proprio lavoro in fabbrica in cambio di un salario. Ritmi di lavoro massacranti. Le condizioni di vita sono malsane e difficili. Gia dalla fine del 18 secolo si verificano i primi moti di ribellione contro le macchine che aumentavano la disoccupazione. Nel 1824 si verifica la prima grande mobilitazione di massa degli operai. L'aspetto più rivoluzionario del periodo fu l'ingresso delle donne nelle fabbriche perché ne garantiva una maggiore emancipazione. Bisogna però dire che il nuovo lavoro in fabbrica si sommava a quello a casa. Inoltre, il salario delle donne era inferiore a quello degli uomini nonostante esse lavorassero lo stesso numero di ore. La donna andava a prendere l'acqua ai pozzi, buttava i rifiuti, lavorava e doveva occuparsi dei figli che vivevano in pessime condizioni. L'allontanamento della madre dal figlio era visto negativamente, ma sopratutto il lavoro rendeva le donne autonome e immorali. Le donne cominciano quindi a manifestare con gli uomini per lottare per i propri diritti e nel 1839 a New Castle una donna chiamata Betty Harris fece un intervento importante. [TESTIMONIANZA] Moda Dopo il 1770, grazie alla potenza economica derivata dal colonialismo e dalla Rivoluzione industriale, l'Inghilterra diventò importantissima per la diffusione delle mode, soprattutto maschili. Per tutto il secolo successivo e parte del Novecento gli uomini eleganti si fecero fare vestiti e accessori direttamente a Londra. Fino alla Rivoluzione francese la moda femminile fu caratterizzata da colori chiari, fiorellini intessuti e merletti. Invece ora una nota di sensuale civetteria si insinuò nel costume: scollature profonde, avambracci scoperti e soprattutto l'utilizzo di corsetti per sottolineare la sensualità della donna. Tuttavia la figura era rigidamente ingabbiata dal busto e dal panier, una sottogonna in stecche di balena che dava all'abito una forma piatta e ovoidale. Non si esce in pubblico senza cappello, di grande volume, ed ombrellino, a differenza delle borsette che di rado vengono utilizzate. La moda inglese (maschile e femminile) perciò, si impose come modello per tutta l'Europa ed i semplici abiti dei gentiluomini inglesi entrarono definitivamente nella storia della moda. In particolare il frac, e la redingote il cui nome deriva dall'inglese riding coat, e che indicava una veste aperta dietro per poter cavalcare comodamente. Intorno al 1840 però, le maniche tornano ad essere aderenti e lo scalfo permette i movimenti; il corpetto si allunga fino a terminare con una leggera punta all’attacco della gonna, che si allarga ad assumere una forma arrotondata, fino a necessitare della crinolina ( sottogonna rigida in crine intrecciato a seta e lana); lo scollo a barchetta scompare per curve più ampie ma ben coperte da colletti bianchi. Le calzature, sempre più nascoste, si trasformano in comodi stivaletti. I capelli, preferibilmente scuri, vengono raccolti in bassi chignon sulla nuca e spesso il volto viene incorniciato da cuffie che assieme ai guanti e piccole borsette non vengono quasi mai tolte. Roxey e pubblicità Roxey Ann Caplin era una scrittrice inglese. Nasce in Canada nel 1793. Scrive molti libri e articoli che la resero famosa. A 46 anni diventa una corsetmaker a Londra. Alla Great Exhibition nel 1851 riceve la medaglia per "Manufacturer, Designer and Inventor" per la sua invenzione (il corpetto).