Parigi (askanews) - Se la salute nasce dalla tavola, è bene che i prodotti alimentari non siano contaminati dai farmaci chimici somministrati nel corso delle varie tappe del ciclo di allevamento. Per questo nelle fattorie francesi hanno fatto la loro comparsa prodotti veterinari basati sull'omeopatia, l'erboristeria e l'aromaterapia, ramo della fitoterapia che utilizza gli olii essenziali, le sostanze volatili fortemente odoranti delle piante. Per Bichette, Fantaisie e le altre compagne di fattoria è tempo di mungitura. Siamo nella Francia centrale e per il proprietario René Morane è anche il momento di somministrare un balsamo a base di olii essenziali di geranio per combattere la proliferazione di batteri sulle mammelle delle sue mucche da latte. L'obiettivo è mantenerle in piena salute utilizzando metodi naturali. Aromaterapia, omeopatia ed erboristeria a prima vista non sembrano scelte consolidate in una fattoria. Ma cercando di introdurre abitudini più organiche, René ha deciso di adottare le nuove tecniche per tenere sotto controllo germi e batteri nocivi rafforzando il sistema immunitario dei suoi animali. "Abbiamo rivoluzionato l'intero approccio produttivo della fattoria, sia in rapporto agli insetti sia in rapporto alla produzione di foraggio. Non si tratta di un solo elemento ma di tutto l'insieme delle attività di allevamento, interamente al servizio degli animali, confessa con l'aria un po' trasognata il buon René. Ciò mi permette di lavorare felice e se sono felice con gli animali, loro lo sono con me". Ma non si tratta solo di simpatie e simbiosi bucoliche. A pochi chilometri di distanza, Dominique Viallard, strofina olii essenziali sulla schiena dei suoi vitelli per irrobustirne la fibra. L'ex piazzista di fertilizzanti chimici sa quello che sta facendo. "Ero ben conscio dei pericoli e dei danni. I prodotti chimici non scompaiono quando arrivano nel vostro piatto, ricorda Dominique. Naturalmente utilizziamo anche prodotti allopatici quando arriviamo al limite dell'efficacia di omeopatia e aromaterapia. Ma utilizzando appena possibile i trattamenti bio limitiamo il prodursi del fenomeno della resistenza agli antibiotici". Dalla rivoluzione del filo di paglia a quella omeopatica veterinaria il passo è stato lungo solo in apparenza. (Immagini Afp)