Piazza della Minerva è una piazza del centro storico di Roma, nel rione Pigna, situata in prossimità del Pantheon. Il nome della piazza deriva dall'originaria esistenza in questo luogo di un tempio fatto erigere da Pompeo e dedicato appunto a Minerva Calcidica, la cui statua si trova ora in Vaticano. La chiesa di Santa Maria sopra Minerva, baricentro dell'intera piazza, già citata nell'VIII secolo dall'Anonimo di Einsiedeln col nome di (ecclesia) "S. Mariae in Minervio". A destra della facciata sono murate varie lapidi che commemorano l'altezza raggiunta dalle alluvioni del Tevere tra il 1422 e il 1598: la zona è infatti tra le più basse di Roma, e una volta che il fiume aveva straripato ci voleva un bel po' di tempo perché si asciugasse. Divenuta sede dei Domenicani fra il 1266 e il 1275, le sorse accanto un vasto convento (casa "professa"), che si estese nel tempo fino a via del Seminario e a San Macuto, nello spazio anticamente occupato da tre templi romani: oltre al citato Minervium, l’Iseum dedicato a Iside, e il Serapeum dedicato a Serapide. Al centro della piazza, e voltando le spalle al convento dell'Inquisizione, sta dal 1667 l'elefantino del Bernini sormontato da un piccolo obelisco, scavato nel chiostro e proveniente dall'Iseum. L'elefante è noto come il pulcin della Minerva, ma il nome è una "raddrizzatura" di porcino nel senso di maiale, giacché la fantasia del popolo romano, poco ispirata dagli elefanti, ne aveva fatto già dall'inizio un maiale.