Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento dell' 11 agosto 2012. Incredibile ma vero a Palermo. Lei partorisce e in Ospedale si presentano tre aspiranti padre. Poi la ragazza sceglie : "sono stata ingravidata da lui". Ecco il testo : Lei è una ragazza di 24 anni, che ha partorito in Ospedale. E al "Civico" di Palermo, al reparto di Ostetricia e Ginecologia, si sono precipitati tre aspiranti padri e pretendenti figlio. Come però conquistare la moglie se si è in tre ? "Ambarabà ciccì coccò, 3 civette sul comò, che facevano l'amore con la figlia del dottore". Sì, esattamente così : ambarabà, ciccì e coccò sono tre palermitani, coetanei di lei, poco più che ventenni, e come le tre civette sono stati in rapporto sentimentale con lei, la presunta figlia del dottore. Poi però le 3 civette amoreggiando sul comò con la figlia del dottore l' hanno ingravidata. E forse, lei, la ragazza, lo ha rivelato a tutti e 3 : " ambarabà, ciccì e coccò, lo sapete ? Sono incinta ! ". E loro, forse, per 9 mesi, hanno creduto e coltivato l'idea e la gioia che sarebbero stati al più presto padre e poi anche, forse, marito legittimo della moglie e madre. Poi, ecco il parto. Ospedale, medici, infermieri, familiari, e dove è il padre ? Alla domanda la ragazza avrà subito ancora caldane, rossa infiammata come se fosse ancora incinta. E forse avrà pensato : "speriamo che le tre civette non si presentino tutte e tre qui". E invece è stato così. Ambarabà ciccì e coccò hanno bussato alla porta del reparto dell' Ospedale Civico : "sì, eccomi, sono il padre del figlio della figlia del dottore". Il caos, la tensione, lo scontro tra le tre civette, e la ragazza sul letto a piangere : " ambarabà, ciccì e coccò, questo bimbo a chi lo do ? ". E' stata sfiorata la rissa tra i tre contendenti. Poi, la donna ha scelto il suo uomo. " Sì, è stato lui, sono stata ingravidata da lui, e non dagli altri due". Ambarabà è ancora in Ospedale, e gioca con il suo bambino. Ciccì e Coccò, delusi e amareggiati, sono rientrati a casa a mani vuote. Non è una fiaba e nemmeno una filastrocca. E' storia vera.