Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 23 agosto 2016. Ad Agrigento nel centro storico, dopo la prima minaccia con un coltello, un’anziana donna oltraggia la casa della vicina più giovane. Interviene la Polizia. Ecco il testo : Ad Agrigento, nel centro storico, a poca distanza una dall’ altra, convivono nella stessa strada due anziane donne. Elle si amano e si coccolano a tal punto che spesso discutono violentemente, e forse grideranno una contro l’altra insulti del tipo : malandrina, brigantessa, furfante, villanzona, zotica, screanzata e burina, tanto per scrivere e leggere in italiano, poi ciascuno di voi traduca in dialetto siciliano. Elle sono di ottima compagnia, tanto che alcuni giorni addietro la più anziana, di 87 anni, si è recata tremante e farneticante davanti la casa della meno anziana e, brandendo un coltello da cucina, l’ ha minacciata di morte. Quale sarebbe la colpa della più giovincella delle due per indurre la più anzianotta a minacciarla con cotanto ardimento ? Qualunque essa colpa sia stata, la sventolata del coltello non sarebbe servita né ad intimidire la minacciata e nemmeno a placare la collera della minacciante. E lei, la più anziana, ha meditato un’ altra incursione : ma sì, che me frega ! Appena ella ha avvertito il bisogno corporale di evacuare (non nel senso di sgomberare la casa) non ha esitato un solo attimo, e correndo, come corre una persona molto avanti negli anni con l’aggravante dell’ intestino intasato, ha raggiunto subito la casa della vicina adorata, e davanti l’ ingresso di lei ha defecato, come una cagnetta innocente, sospirando di soddisfazione al piacere di scaricare il ventre al cospetto della sua venerata e riverita amica. Lei, la donzella più giovane, si è impietrita sbigottita alla visione di quanto partorito dalla compare ai suoi piedi, e poi, delirando dalla rabbia, ha telefonato al 113. Immedesimatevi adesso nel poliziotto di turno al 113, in tensione per il bollino rosso ferragostano e per le tante ansie e paure dell’estate 2016, quando dall’ altra parte del telefono lei ha raccontato in fretta e tanta furia la prodezza della sua vicina di casa. Il poliziotto non è stato preda dello smarrimento, e ha accontentato la vecchietta. Una pattuglia è giunta sul posto, dove ancora giaceva a terra il corpo del reato appena consumato, e ha raccolto la denuncia della defecata contro la defecante. Adesso saranno interrogate dall’ autorità giudiziaria, probabilmente a confronto, oggettivamente da reti televisive unificate.