La piccola Faeto, dall'alto dei suoi 866 metri di altitudine, è il comune più alto della Puglia. Tra le sue stradine si respira aria buona, un po' per l'altitudine ed un po' per il verde incontaminato che la circonda. Parliamo del bosco di Faeto, che si estende su una superficie di oltre 6mila ettari tra maestosi alberi di faggio, querce e cerri. Qui scorrono sorgenti di acqua purissima con proprietà medicamentose e vivono un'enorme quantità di animali selvatici come i caratteristici cinghiali e gli uccelli. Un posto incontaminato al punto da meritare la denominazione di Sito di Importanza Comunitaria dell'Unione Europea. Faeto è però molto altro. I circa 750 abitanti sono custodi di un'importante tradizione culturale, quella della lingua franco provenzale. L'arte gastronomica è uno dei fiori all'occhiello del paesino, che sorge sul fianco orientale del Monte Perazzoni. Questa è la patria del Prosciutto di Faeto, una vera perla della tradizione faetana, che qui ha le condizioni climatiche migliori per la propria stagionatura. Questo pregiato salume si ottiene dal maiale nero, che viene allevato secondo l'antica tradizione. Lo produce da decenni il salumificio Moreno. La stessa famiglia che da anni gestisce il caratteristico ristorante "Moreno", dove si possono gustare tutti i piatti della tradizione faetana cucinati dall'ottima cuoca Michelina. Domenica prossima il paese festeggerà il 31° compleanno della Sagra del Maiale nero di Faeto, che per tradizione si svolge ogni prima domenica di febbraio. Per tutta la giornata ci saranno degustazioni, balli, animazione e si potrà visitare il mercatino dei prodotti tipici.