con Rosanna Gentili e Marco Natalucci e con Stefano Algerini, Massimo Altomare, Antonella Andrei, Riccardo Bono, Giovanna Braschi, Marco Cappuccini, Marco Cei, Giulia Comper, Giovanna Grassi, Giuditta Natali Elmi, Domenico Nuovo, Barbara Pichi, Raissa Ranuzzi, , Viola Villani musiche originali eseguite dal vivo a cura di: Massimo Altomare scenografia: Claudio Pini costumi: Rosanna Gentili luci: Marco Falai Un grande testo, scritto da Brecht solo due anni dopo la grande crisi del 1929,in un'epoca molto simile alla nostra, un'epoca di transizione, di crisi economica, morale, sociale. Il testo si concentra sul rapporto fra bisogni spirituali e bisogni materiali, spesso fra loro drammaticamente in contrasto. Accanto ai due protagonisti un coro rappresenta -- di volta in volta -- gli operai, gli industriali, gli allevatori. Siamo a Chicago, capitale dell'industria della carne in scatola, durante la terribile crisi economica del 1929. Il magnate Pierpont Mauler cerca di salvarsi stritolando nelle sue speculazioni gli altri azionisti, le ditte concorrenti, i fabbricanti di carne, gli allevatori di bestiame, i piccoli risparmiatori. Mauler ama atteggiarsi da filantropo, ad anima tormentata da drammi di coscienza, invece è mosso solo da ragioni di guadagno. Di contro a Mauler c'è la classe operaia sulla quale ricade il peso maggiore della crisi: fabbriche che si chiudono, salari decurtati, sanguinose repressioni poliziesche degli scioperi. Terzo elemento della scena un'organizzazione religiosa, l'esercito della salvezza che va predicando l'umiltà e la preghiera per i quartieri poveri. Giovanna Dark, la più zelante tra questi missionari, tenta di convertire Mauler alla carità cristiana, quest'ultimo si serve di lei per i suoi giochi demagogici, e per ottenere dei finanziamenti. Nell'intrico della vicenda Giovanna, involontariamente, cade in un trabocchetto dei padroni e causa indirettamente la sconfitta degli operai. Morirà nel rimorso. La messa in scena utilizza le tecniche del "coro parlato", ma anche delle azioni corali capaci di restituire il dramma attraverso musiche originali, macchine sceniche di segno costruttivista, luci con forte intento narrativo. Lo spettacolo tende a restituire al testo brechtiano una sua urgenza narrativa togliendogli l'intento didascalico. Contatti Valentina Tarantino 3939307828 Ilaria Baldo 3471961898 E-mail: compagniatparte@gmail.com www.tparte.it