Agli inizi del '400 a Castelmagno non esisteva ancora una chiesa dedicata interamente al nostro santo; si hanno notizie di una chiesa curata di Sant'Ambrogio e San Magno. Nel 1450 il sacerdote Enrico Allamandi di San Michele di Prazzo, in val Maira, fu nominato Rettore delle chiese esistenti nel territorio di Castelmagno. Sappiamo con certezza che il rettore, per i venticinque anni di sacerdozio, nel 1475 fece edificare e decorare una cappella in stile gotico, dotata di un solo altare rivolto ad Oriente, e con una apertura chiusa da una robusta grata metallica rivolta a ponente. Sulle quattro lunette della volta a crociera si conservano gli affreschi di Piero da Saluzzo; sono raffigurati l'Eterno Padre, i quattro Evangelisti e i quattro principali dottori della Chiesa latina. A fianco della cappella venne eretta anche la torre campanaria, alta 18 metri. Il crescente culto verso san mango richiese, all'inizio del secolo XVI, l'ampliamento della cappella con una struttura antistante alla precedente. Questa fu eretta nel 1514 e fu dipinta da Giovanni Botoneri di Cherasco; sulle pareti e sulla volta a botte è presente un vero e proprio ciclo pittorico sulla vita di Gesù; sono presenti anche i più importanti santi della devozione popolare della Provincia di Cuneo, e un curioso episodio legato a Santiago de Compostela (attraverso la valle Grana passava una via secondaria per i pellegrini verso la Spagna e verso Roma). Gli affreschi, i cui colori si sono conservati molto vivi, colpisce per il realismo narrativo. Nell'ultimo quarto del 1600 terribili carestie ed epidemie di afta epizootica decimarono il bestiame, e le condizioni di vita nei campi peggiorarono sensibilmente. L'afflusso di pellegrini che chiedevano l'intercessione del santo si fece imponente. Le strutture esistenti non bastavano più, per cui, dopo un altare esterno alla cappella, si decise di costruire un nuovo, più grande tempio. Nel 1716 il nuovo edificio del Santuario era terminato; era stato edificato perpendicolarmente rispetto all'asse dell'antica chiesa. Nel 1775 venne costruito, con marmi pregiati, l'altare maggiore. Nel corso del Settecento il culto di san Magno conobbe una diffusione senza precedenti, specie delle campagne di tutto il cuneese. Altre opere importanti furono portate a termine nella seconda metà dell'Ottocento: nel 1845-48 fu sopraelevato il campanile; tra il 1861 e il 1886 venne edificato l'imponente porticato ai lati del Santuario; sopra le maestose arcate vennero ricavati i locali per l'accoglienza dei pellegrini. Importanti lavori di sistemazione del piazzale antistante il Santuario, con i nuovi locali della mensa, del bar e dei servizi, sono stati portati a termine nel 1995. http://www.sanmagno.net