Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco (Grecia) ma di nazionalità italiana, è tra i pochissimi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau (il principale dei tre lager di Auschwitz), nonché uno dei più importanti testimoni viventi della Shoah, lolocausto. Grazie al suo racconto, si può capire meglio quello che vissero i corvi neri. Erano giovani tra i diciotto e i venticinque anni, quasi tutti ebrei provenienti dalla Polonia, dallUngheria, dalla Grecia. Arrivavano nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) dopo mesi o anni di reclusione nei ghetti e dopo un viaggio in condizioni disumane. Venivano selezionati non appena scesi dai vagoni bestiame del treno, già sulla judenrampe, lo scalo ferroviario riservato agli ebrei: i tedeschi sceglievano i più giovani e robusti. Erano i futuri membri del Sonderkommando, la squadra speciale (sonder in tedesco) addetta al trattamento dei cadaveri nelle camere a gas e nei crematori di Auschwitz e degli altri lager di sterminio nazisti. A definirli "corvi neri del crematorio" fu Primo Levi. Su Focus Storia n° 27 in edicola dal 30 dicembre 2008 un articolo di approfondimento sull'argomento. E in più un ricco dossier sui più importanti scontri di civiltà della Storia dell'uomo! Vieni a scorpirlo in edicola!