Il corteo di «Finale Emilia Terremotata Protesta» in Regione. Una massiccia protesta contro la burocrazia e i pochi aiuti stanziati per la ricostruzione dopo il grave sisma si è tenuta davanti la sede dell'Emilia-Romagna a Bologna lunedì 18 Febbraio. Erano circa 200 i terremotati presenti con la richiesta a via Aldo Moro di snellire le pratiche per i rimborsi e la ricostruzione. Uno di loro grida: "Non abbiamo visto un euro, la burocrazia sta facendo morire la nostra terra; ora abbiamo bisogno di un aiuto concreto". La corposa manifestazione aveva l'intento di attirare l'attenzione su temi caldi e importanti per i terremotati: la richiesta di detassazione e le difficoltà burocratiche riscontrate nella richiesta dei contributi per la ricostruzione. Una macchina burocratica lenta e complessa dunque, a causa della quale molti cittadini hanno dovuto attingere ai propri risparmi di una vita per far fronte al dramma. Per quanto riguarda le imprese, le pratiche raccolte si contano sulle dita di una mano e tantissime ancora stanno attendendo, con la speranza che prima o poi gli aiuti arrivino. "Bisogna aiutare questo territorio, perché tutti ce lo invidiano", sottolinea Massimo Nicoletti, coordinatore "Comitato Finale Emilia Terremotata Protesta", "per riportarlo ai fasti di una volta perché così si muore". L'ostacolo principale resta la burocrazia, lo dimostra la storia di una signora che gestiva un'edicola cartolibreria a San Carlo che, con la scossa del 20 maggio, è divenuta inagibile: "Abbiamo ricostruito il negozio in una casetta di legno spendendo ben 25.000 euro di tasca nostra via finanziamento bancario, ma a giugno siamo costretti a lasciarla perché scade il permesso di utilizzo del suolo pubblico e perché non ha i requisiti sanitari a norma di legge». Questa è una delle tanta storie dei terremotati che hanno dell'incredibile. Una delegazione di 10 persone rappresentanti la protesta è stata ricevuta dal presidente della Regione, Vasco Errani. "Il risultato dell'incontro è abbastanza soddisfacente", commenta Nicoletti, "si è finalmente aperto un confronto".