Meno Europa “Nel nome del ‘Più Europa’ si sono accettati provvedimenti che hanno messo in ginocchio la nostra economia. La difesa dell’ euro si attua quindi sulla pelle degli italiani, creando a bella posta disoccupati e fallimenti.” “Consentire la distruzione del reddito distorce anche il concetto di inflazione come eravamo abituati a considerarlo: infatti anche in presenza di prezzi stabili (o addirittura in calo) se il reddito si riduce fortemente ecco che il potere d’ acquisto svanisce. Un prodotto che costa 100 apparirà doppiamente caro per il lavoratore che sarà stato costretto ad un dimezzamento di stipendio. In pratica 100 per cento di inflazione pur con prezzi immobili. Anche la rata del mutuo, se pur bassa, diventa insostenibile se il reddito si dimezza.” “Pertanto fuori dall’euro il prima possibile, possibilmente concordando l’ uscita con i partner europei, per riequilibrare la nostra competitività e riconquistare per mezzo della sovranità monetaria l’ autonomia di manovra per attuare politiche anticicliche. Si intende anche recuperare la nostra democrazia riprendendo l’ autonomia legislativa necessaria per poter attuare ogni azione a tutela del nostro lavoro e della nostra impresa.” “Il governo Monti -Letta -Renzi ha fatto solo l’ interesse delle grandi imprese globalizzate e delocalizzate, di qui il plauso costante di Confindustria. Le piccole medie imprese che hanno sinora resistito continuando a tentare di produrre sul nostro territorio senza delocalizzare. La nostra politica economica sarà disegnata su di loro con interventi di forte detassazione e semplificazione normativa in modo che, insieme al recupero della sovranità monetaria, produrre in Italia diventi semplice e conveniente.” La chiave del nostro modello sarà la produzione domestica, non certo l’ importazione di beni di scarsa qualità prodotti chissà dove. Se molti imprenditori italiani hanno deciso di delocalizzare salvando i propri profitti a scapito dei posti di lavoro si preparino a fare marcia indietro perché è nostra ferma intenzione costruire velocemente le condizioni per un percorso inverso. In quest’ ottica inoltre ci opporremo con forza al disegno di far diventare le banche popolari facile preda di istituti stranieri: il voto capitario, se pur strumento perfettibile, ha consentito la simbiosi banca -territorio necessaria per la prosperità di intere regioni. In teoria potrebbe diventare un modello addirittura per la futura Banca d’ Italia statale e di proprietà popolare con un’ azione dell’ istituto di emissione inalienabile e assegnata per nascita a tutti i cittadini.” politiche anticicliche mirate alla piena occupazione “I governi Monti Letta e Renzi hanno attuato politiche pro cicliche che hanno creato disoccupazione. In recessione l’ austerità è suicida. I trattati europei (Fiscal Compact in primis) devono essere subordinati alla sostenibilità economica e alla priorità della ricerca della massima occupazione. Lo stato deve pertanto essere in grado di poter avere flessibilità di bilancio (meno tasse o maggior deficit) qualora l’ economia risulti in recessione e il tasso di disoccupazione sia superiore alla disoccupazione fisiologica. Sia sancito il predominio delle necessità economiche dello stato rispetto a qualsiasi trattato europeo.” no Ttip “Spalancare ulteriormente l’ Italia alla concorrenza estera mentre la nostra industria, la nostra agricoltura e il nostro allevamento sono in ginocchio significherebbe dare il colpo di grazia alla nostra economia. Entrare in aree di libero scambio sempre più grandi, con lo svantaggio di una moneta artificialmente sopravvalutata per la nostra economia e, per di più, demandando ad altri le autorità di controllo e sorveglianza equivale a mettere a nuotare i nostri figli in una piscina piena di coccodrilli. Non lo permetteremo”. (Matteo Salvini) GUARDA E DIFFONDI TUTTI I VIDEO VERITA’ DI NEROITALICO. VISITA IL SUO CANALE https://www.youtube.com/channel/UCAkxqy4Nx5wvtSdxNvLOtPA