Agricoltura, SPEED PAINT - IL GIARDINIERE DI RECANATI
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Voce, Chitarra classica: Marcello Stefanelli
Basso: Matteo Csepeli
Chitarra classica, chitarra elettrica: Gabriele Santucci
Piano: Sir Elton John
Batteria: Carlo "Chuck" Guassone & Luca "Aquos" Aquino
Il Giardiniere di Recanati (Testo e Musica: Marcello Stefanelli)
Silvia ha lasciato il mio cuore orfano
Io sono il gobbo che fa solo pena
Ma se mi sdraio a guardare la Luna
Lo cullo nel dondolo della mia schiena
Mi hanno bruciato al Musicultura
La mia superbia mi tortura il cuore
Mi fa male e dai miei occhi colano
Le ali di Icaro disciolte dal Sole
Poeta deponi la penna
Spuntare i giardini non deve essere male
Se vuoi che l'infinito duri
Le siepi le devi curare
Ma non lo vedi che non ce la faccio
Non so recidere nessuna vita
Per me una rosa è potabile solo
Quando è riflessa nell'acqua pulita
Ma il vecchio sordo che suona al crocicchio
Mi ha detto unisciti l'orchestra è mia
Non le senti qui le curve suonano
Le fisarmoniche dei filobus che vanno via
E da quando le scrivo ogni giorno
E le mando lettere d'amore
Silvia ama il postino
E lo aspetta con il batticuore
Commento
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Marcello un GRANDE, questa poesia si che e' una bella canzone o viceversa ...finalmente una stupenda canzone poetica.... vedetela come volete ma ....cambiando l'ordine deglia addendi il risultato non cambia...MARCELLLO=UN MITOOOO !!!! (e Gabriele Fox Santucci sempre OVER THE TOP)
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Bellissimo/bellissima
Voce, Chitarra classica: Marcello Stefanelli Basso: Matteo Csepeli Chitarra classica, chitarra elettrica: Gabriele Santucci Piano: Sir Elton John Batteria: Carlo "Chuck" Guassone & Luca "Aquos" Aquino Il Giardiniere di Recanati (Testo e Musica: Marcello Stefanelli) Silvia ha lasciato il mio cuore orfano Io sono il gobbo che fa solo pena Ma se mi sdraio a guardare la Luna Lo cullo nel dondolo della mia schiena Mi hanno bruciato al Musicultura La mia superbia mi tortura il cuore Mi fa male e dai miei occhi colano Le ali di Icaro disciolte dal Sole Poeta deponi la penna Spuntare i giardini non deve essere male Se vuoi che l'infinito duri Le siepi le devi curare Ma non lo vedi che non ce la faccio Non so recidere nessuna vita Per me una rosa è potabile solo Quando è riflessa nell'acqua pulita Ma il vecchio sordo che suona al crocicchio Mi ha detto unisciti l'orchestra è mia Non le senti qui le curve suonano Le fisarmoniche dei filobus che vanno via E da quando le scrivo ogni giorno E le mando lettere d'amore Silvia ama il postino E lo aspetta con il batticuore
Renderanno conto a chi di dovere, prima o poi.
Un abbraccione !!! :-)