Non avete capito un argomento a scuola? Repetita è qui per voi! Veniteci a trovare sul nostro portale: http://repetita.org e iscrivetevi al canale per vedere tutte le nostre videolezioni: https://www.youtube.com/channel/UCu0eP1994eno6fL2AjjQyNA In questa lezione di Storia: Lavinia Mochi ci parla dei provvedimenti presi da Stalin per favorire l’industria, per ottenere consenso e per mobilitare le masse, delineando anche quelli che furono gli enormi costi umani che tale politica comportò. Dopo aver sconfitto l’opposizione di sinistra di Trockij, Stalin decise di forzare le tappe per quel processo di industrializzazione, indispensabile alla Russia per poter crescere economicamente e stabilizzare la rivoluzione. Per far ciò nel 1928 varò il Primo Piano Quinquennale, e nel 1933 il Secondo Piano Quinquennale. Le spese maggiori, però, furono pagate dal settore agricolo, che era considerato da Stalin uno spreco di risorse e manodopera. Per ottimizzare tale spreco si procedette con la collettivizzazione di tutte le proprietà agricole. In sintesi, furono abolite tutte le proprietà private agricole e tutte le terre passarono sotto il controllo dello Stato: non solo furono espropriate le terre ai proprietari, ma anche il bestiame, gli attrezzi per i lavori e tutto quanto correlato all’attività agricola. Ogni cosa fu requisita e destinata alle fattorie collettive: i kolchozy. La collettivizzazione e il conseguente sterminio dei kulaki portò anche l’apertura di un nuovo fronte di opposizione nel partito comunista, contro l’idea staliniana di sacrificare l’agricoltura a favore dell’industria si schierò Bucharin, il numero due del partito e in precedenza grande alleato di Stalin contro Trockij, il quale non voleva mettere i contadini contro gli operai penalizzandoli a favore dell’industria. Anche Bucharin, come Trockij prima di lui, fu sconfitto ed espulso dal partito e nel 1938 fu accusato di essere un controrivoluzionario e giustiziato. --------------------------------------------------------------------- Seguiteci anche: - su facebook: https://www.facebook.com/pages/Repetita/483590388369418 - su twitter: https://twitter.com/Repetita_org