Veniteci a trovare sul nostro portale: http://repetita.org e iscrivetevi al canale per vedere tutte le nostre videolezioni: https://www.youtube.com/channel/UCu0eP1994eno6fL2AjjQyNA In questa lezione di Storia: Lavinia Mochi ci parla delle trasformazioni economiche vissute dall’Europa negli ultimi trent’anni dell’Ottocento, per le quali si è spesso usata l’espressione “seconda rivoluzione industriale”. Il mercato, in questi anni, assunse dimensioni enormi grazie all’internazionalizzazione dei commerci, fenomeno che portò alla nascita di holdings, cioè associazioni di controllo finanziario sulle imprese, e di pools, cioè associazioni fra imprese che concordavano sia la produzione che i prezzi di una serie determinata di beni. Scopo di queste associazioni era il controllo quasi assoluto del mercato: un esempio su tutti fu la Standard Oil di John Rockefeller, che negli Stati Uniti di fine Ottocento controllava circa il 90% della produzione petrolifera. La sempre maggiore necessità di fondi monetari portò, inoltre, allo sviluppo di più profonde cooperazioni tra banche e settore industriale, che si risolveva in un rapporto detto di compenetrazione: banche che in parte erano proprietarie delle stesse industrie e industriali che erano membri dei consigli d’amministrazione delle banche. La crescente opportunità d’affari in ambito industriale portò poi alla nascita di grandi gruppi d’interesse, sia in ambito agricolo che industriale, nonché ad un ritorno al sistema protezionistico che mirava a garantire e sviluppare la produzione interna agli Stati, soprattutto attraverso disincentivi alle importazione come l’aumento delle tasse doganali. Ma il mercato economico, nonostante tutto, fu vigoroso fino agli anni ’70, grazie anche ai progressi tecnici nel campo dell’agricoltura dovuti all’utilizzo più diffuso di concimi, ad una migliore meccanizzazione strumentale, e all’utilizzo di tecniche più produttive, come i sistemi di rotazione. Tuttavia il miglioramento del settore agricolo non era uniforme in Europa: se fu elevato in Stati come Inghilterra e Germania, rimase basso in Russia e, generalmente, nella zona mediterranea. Ciò incrementò il clima di tensione sociale nelle zone rurali, clima che si risolse nella diffusione di ideologie rivoluzionarie tra i lavoratori o nell’emigrazione dai territori europei verso l’America del Nord. Un ruolo importante venne poi svolto dalla cooperazione tra scienza e tecnologia: nella vita quotidiana furono introdotti oggetti rivoluzionari come la lampadina, l’ascensore elettrico, il telefono, il grammofono e l’automobile. Anche la chimica giocò un ruolo decisivo: sia in ambito medico, con la scoperta di vaccini e cure; sia in ambito agricolo, con il miglioramento dei concimi; sia nella vita quotidiana e in ambito edile, con la scoperta dell’alluminio. Chimica, metallurgia e il settore dell’elettricità furono i campi di eccellenza e di riferimento per l’economia ottocentesca. L’acciaio, con il suo impiego, rese infatti possibile nel 1889 la costruzione dei primi grattacieli a New York e della Tour Eiffel a Parigi. Per ultima, ma certamente non per importanza, è necessario citare la scoperta dell’energia elettrica: la lampadina, ad esempio, inventata da Thomas Edison nel 1879, rivoluzionò le abitudini di vita e di lavoro di tutta la popolazione europea. Fu così che negli anni ottanta Germania, Francia, Stati Uniti, Inghilterra e Italia videro sorgere le prime grandi centrali termiche, azionate da motore a vapore, per produrre e vendere energia elettrica sia ai privati che per dotare gli spazi pubblici di lampioni. Legata all’elettricità è, infine, la sperimentazione più coinvolgente dell’Ottocento: il cinematografo ad opera dei fratelli Lumière nella Francia del 1895. --------------------------------------------------------------------- Seguiteci anche: - su facebook: https://www.facebook.com/pages/Repetita/483590388369418 - su twitter: https://twitter.com/Repetita_org