Tanzania musica gratis da strumenti di creazione youtube titolo kula Un paese che andiamo a scoprire nelle sue pieghe più belle e nelle sue popolazioni più interessanti. Le sterminate steppe della gente Masai, gli animali e le fiere dei parchi nazionali, le regioni dell’interno, il deserto aspro e inospitale del lago Natron e le nevi del Kilimanjaro. In volo per Nairobi, capitale del Kenya e con un pulmino fino al confine tanzaniano. Attraverso una regione abitata dai Masai, raggiungiamo Arusha ai piedi del Kilimanjaro la montagna sacra dalle nevi eterne. Fatte le provviste iniziamo un circuito di circa una settimana che ci porterà a scoprire i parchi, i paesaggi, le genti più affascinanti della regione. Da Arusha puntiamo su Tarangire un parco nazionale con bellissima vegetazione e molti elefanti, da qui a Mto Wa Mbu che dalla cresta di una falesia domina il Manyara Lake. Scendiamo nel Lake Manyara National Park dove oltre alla fauna e agli uccelli acquatici potremo ammirare gruppi di leoni che solo qui hanno l’abitudine di sdraiarsi sui rami degli alberi. Quindi raggiungiamo il Ngorongoro National Park ed effettueremo l’escursione sul fondo del cratere, sui suoi prati verdissimi tra migliaia di fenicotteri rosa che ne bordano il lago e il campionario di tutte la specie di animali africani che hanno scelto qui il loro habitat: sarà uno spettacolo indelebile. Lasciato il cratere spento più grande del mondo ci dirigiamo nel Serengeti National Park, probabilmente il più famoso parco africano immortalato in centinaia di documentari: gazzelle, impala, antilopi, waterbuck, giraffe, gnu, bufali, iene, coccodrilli, leoni, ghepardi, saranno da ora intorno a noi e non finiremo nè di guardarli nè di stupirci, sopratutto per la quantità, mentre il paesaggio ci lascerà veramente senza fiato. Lasciato il Serengeti per una pista molto lenta ci dirigiamo verso est, a ridosso del confine con il Kenya, passando dal villaggio Sonjo di Sale e dal villaggio Masai di Loliondo, poco a poco il paesaggio cambia e si inaridisce, dall’alto della falesia all’improvviso ci appaiono gli sconfinati orizzonti che circondano il Lago Natron (o il Lago Eyasi ) che costituisce una vera alternativa ai parchi nazionali chiusi nelle loro ferree regolamentazioni. Sulle piste del lago Natron ci si muove liberamente, l’ambiente non ha contaminazioni «turistiche» sia per la mancanza assoluta di una organizzazione ricettiva sia per l’assenza totale di visitatori stranieri. Campeggiamo alle falde del vulcano dalla forma perfettamente conica l’Ol Doinyo Langai, la montagna sacra dei Masai, un breve trekking ci porterà a scoprire una splendida cascata, un vero spicchio di paradiso terrestre. Lasciato il Natron riprendiamo la lunga pista che ci riporterà ad Arusha con sosta al Parco di Arusha dove potremo effettuare un’escursione a piedi con l’assistenza di una guida (Cassa Comune). Se le condizioni meteorologiche saranno favorevoli potremo considerare una escursione al Kilimanjaro National Park. Specialmente quest’ultimo con la sua conosciutissima mole, coperta di candide nevi, non mancherà di colpirci per il contrasto con la verdeggiante natura tropicale dei terreni alle sue falde e comunque per l’inatteso spettacolo di nevi in terra africana. I gruppi più intraprendenti potranno organizzare localmente un trek di due o tre ore fino a Mandara Hut. Esiste la possibilità di proseguire, quindi con un trek di 3-4 giorni fino a Horombo Hut. In questo caso (salendo ancora un pochino) si riesce a vedere il cono del Kibo (meteo permettendo), ciò che escluderebbe l'escursione a Zanzibar. Altrimenti con un veloce bus di linea lasceremo gli altopiani per raggiungere Dar es Salaam per trascorrere due giorni su una spiaggia dell’Oceano Indiano o a Zanzibar. Poi il volo per l'Italia. Facebook: http://www.facebook.com/milleaccendinifunpage Youtube: http://www.youtube.com/user/milleaccendini Sito: http://www.magiamagia.org/ twitter: http://twitter.com/#!/milleaccendinit