Il 14 dicembre 2011 a Palermo, in Palazzo Palagonia presso il CE.ST.E.S.S., per la sesta stagione di incontri culturali promossa dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM) si è tenuta una tavola rotonda sul tema Il bestiario. Nell'introdurre l'incontro il moderatore, Prefetto Gianfranco Romagnoli, Vicepresidente del CISM ha sottolineato come l'argomento, per la ricchezza di spunti che offre, è stato trattato sin dai primi convegni del Centro oltrechè in confernze individuali in Sicilia e nelle Marche e che allo stesso è già stata dedicata una precedente tavola rotonda nella stagione 2009-2010, la cui introduzione a cura del Prof. Antonio Martorana, pubblicata insieme alle relazioni nel relativo volume annuale degli Atti, costituisce una valido inquadramento dottrinario della materia. Ha chiarrito inoltre che le attuali relazioni, oltre a venire a suo tempo pubblicato nel volume di Atti relativo all'attuale stagione, andranno da subito ad arricchire l'e-book tematico Il nuovo bestiario già consultabile nel sito CISM, che raccoglie tutti gli interventi in materia. Ha quindi preso la parola la Prof.ssa Gabriella Maggio, Direttrice della rivista on line Vesprino, che con ricchezza di dottrina e di riferimenti letterari ha sviluppato un interessante ed articolata relazione sulla figura della sirena a partire dall'antichità classica per giungere, attraverso il medioevo, fino ai nostri giorni. È seguito l'intervento di Lavinia Scolari, dottoranda presso l'Università di Siena, che ha dedicato la propria relazione alla figura dell'unicorno nell'antichità, riferendosi alle differenti caratteristiche attribuite a questo animale favoloso non soltanto dagli autori classici del mondo grecoromano che ne hanno trattato asserendone la reale esistenza, ma anche dalla tradizione cinese. È seguita la relazione di Carla Amirante, pittrice e poetessa membro del direttivo del CISM, che ha parlato dell'aquila romana, evidenziandone l'importanza attraverso una trattazione ben calibrata tra mito, storia e simbolismo e sottolineando come questo simbolo, adottato da varie realtà statuali anche dopo la caduta dell'Impero romano, sia rimasto vitale sino ai giorni nostri. Infine, lo scrittore Mario Calogero Profita ha sviluppato la sua relazione sul pellicano e sulla sua complessa simbologia, transitata da credenze popolari a sostanza dottrinaria parallelamente in religioni come il cristianesimo e correnti di pensiero come la massoneria, con particolare riguardo al tema del sangue strumento di rinascita e di salvezza. Gli interventi sono stati seguiti con grande interesse dai numerosi presenti, tra i quali il Delegato dell'Ordine Costantiniano Dr. Antonio Di Janni, i Prefetti Piero Massocco e Guido Palazzo Adriano, il Prof. Giovanni Isgrò dell'Università di Palermo, l'Editore Dr. Carlo Saladino.