Gero Micciché 05.09.2016 L' eurodeputato siciliano 5 Stelle, Ignazio Corrao, interroga la Commissione Europea sullo stato di crisi del settore agricolo in Sicilia. Ritardi e discriminazioni. Gero Micciché. MICCICHE’ Alcuni mesi addietro, l’ europarlamentare siciliano Ignazio Corrao, del Movimento 5 Stelle, è stato protagonista di un plateale intervento a Bruxelles allorchè, impugnando una bottiglia di olio extravergine d’oliva siciliano, bacchettò la Commissione europea colpevole di avere gravemente danneggiato i produttori italiani, e siciliani in particolare, liberalizzando, anche con l’abbattimento dei costi doganali, l’ importazione dell’olio africano, soprattutto da Marocco e Tunisia. E allo stesso modo, come si ricorderà, è accaduto per le arance, a danno delle produzioni agrumicole siciliane. Adesso ancora l’eurodeputato pentastellato di Alcamo interviene nel merito delle politiche agricole. Ignazio Corrao ha presentato un’ apposita interrogazione alla Commissione Europea al fine di conoscere se, in collaborazione con la Regione Sicilia, è stata concretizzata la promessa della dichiarazione dello stato di crisi del settore agricolo siciliano. E Corrao spiega : “Mentre gli agricoltori siciliani, ed in particolare i cerealicoltori, si sono visti ridurre il prezzo del grano duro a meno di 20 centesimi al chilo, continuano a sbarcare in Sicilia navi con grani provenienti da chissà dove. Chiedo : la Regione Siciliana ha inviato a Bruxelles la richiesta dello stato di crisi ? Negli ultimi anni in Sicilia il settore cerealicolo è vittima di un preoccupante e perdurante calo dei prezzi alla produzione. E la flessione dei prezzi non può essere connessa solo alle dinamiche di produzione e consumo nel mercato europeo, bensì, soprattutto, dal ricorso sempre maggiore all’approvvigionamento di grano estero a prezzi bassissimi e incompatibili con i costi di produzione europei e a scapito della sicurezza per i consumatori” – conclude Corrao. Per fronteggiare la crisi del settore, oggi alcuni agricoltori siciliani, che spesso si formano all'Università e poi tornano in campagna, investono nella produzione di grani antichi creando, forti della biodiversità, nuove filiere di mercato, recuperando e coltivando alcune varietà di grani siciliani, prodotte in regime biologico nei mulini in pietra, e ottenendo farine di altissima qualità. Ecco perché, per tali ragioni, Corrao ha anche chiesto alla Commissione Europea se “abbia ricevuto da parte delle autorità competenti la richiesta di valorizzazione della variabilità genetica dei grani antichi siciliani e se è sua intenzione riconoscere, attivare misure di sostegno e valorizzazione dei grani antichi siciliani”.