TG BASSANO (martedì 18 ottobre 2016) - Sale da quattro a venti chilometri l’area di controllo per focolai di “blue tongue”. Dopo diversi altri casi di infezione di capi di bestiame registrati in ordine sparso sull’Altopiano, l’Ulss 3 di Bassano, in accordo con il servizio sanitario regionale, ha deciso di ampliare le zone di infezione in atto creando di fatto un’unica “macroarea” di 20 km per tenere sotto controllo il diffondersi dell’infezione. La creazione dell’unica area di controllo che comprende anche zone delle province di Padova e Treviso, è stata istituita dopo i casi rilevati nelle malghe e in qualche stalla di Asiago, Gallio, Enego e Conco. Si tratta di un provvedimento positivo per i gestori delle malghe che così possono trasferire le loro mandrie nelle stalle di pianura. Infatti le mandrie possono spostarsi all’interno delle zone con infezione in atto ma non al di fuori di esse. E fino a quando queste zone erano nel raggio di quattro chilometri questi spostamenti dalla montagna alla pianura non erano possibili e le mucche erano esposte alle intemperie autunnali con possibili conseguenze peggiori di quella dell’infezione virale. (http://www.reteveneta.it)