SIGNIFICATO DELL'AGRIFOGLIO: Eternità, Aggressività, Forza e Resistenza. L'Agrifoglio è una pianta sempreverde. Si può presentare come un arbusto, alberello od albero. Allo stato spontaneo può arrivare ad una altezza di 20 m, mentre se coltivato come arbusto non supera i 4-5 metri. I fiori sono di colore bianco, odorosi, e sbocciano verso la fine dell'estate. In autunno la pianta femminile si copre di frutti decorativi rossi o gialli a seconda delle varietà, che permangono per lungo tempo e che caratterizzano la pianta. I Druidi lo usavano per cacciare gli spiriti maligni; Plinio il Vecchio, nel primo secolo A.C., consigliava di piantarlo vicino alla porta di casa, per proteggerla dalla perfidia dei malvagi. In molti paesi del Nord, nel Medioevo, si pensava che questa pianta fosse dotata di un potere superiore a quello degli aggressori e la capacità di proteggere dalle intemperie nelle lunghe notti buie in inverno. L'agrifoglio ha conservato il significato di eternità e aggressività, date le sue foglie pungenti. E' usato per addobbare la casa durante il periodo natalizio, fa spesso parte di "scacciaguai". Esiste anche una particolare varietà di agrifoglio e cioè quello sudamericano, Matè, che ha foglie poco spinose dalle quali, una volta essiccate e tostate, si ricava un ottimo infuso eccitante. Si narra che in Irlanda durante le festività natalizie, fosse l'unica pianta che anche le famiglie più povere potessero permettersi per decorare le proprie abitazioni. Proprio per questa ragione tra le piante di Natale, l'agrifoglio è storicamente quella più amata. Quando Colombo scoprì l'America, trovò che gli indiani tenevano in gran conto le piante di agrifoglio; se ne fregiavano come di un distintivo di coraggio durante le battaglie; ne piantavano arbusti davanti alle capanne per tenere lontano gli spiriti maligni, bevevano decotti di foglie e di bacche per acquistare forza. Alcune tribù adoperavano il legno bianco e duro dell'agrifoglio per foggiare le impugnature delle loro armi. Usi medicinali: Contiene saponine, la xantina teobromina e un pigmento giallo, l'ilexantinaOggigiorno l'agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità, ma presenta proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative. Ha inoltre un effetto simile a quello della serotonina. Il decotto delle giovani radici raccolte in autunno è diuretico. Il decotto e il vino medicato della corteccia raccolta in qualunque periodo dell'anno vantano proprietà febbrifughe. L'infuso delle foglie raccolte prima della fioritura e fatte essiccare all'ombra ha proprietà calmanti, febbrifughe e curative dell'itterizia, contiene tra le altre sostanze la ilicina. I frutti raccolti a maturazione da ottobre a dicembre e fatti essiccare al calore hanno azione purgativa. Tossicità: Il contenuto di ilicina contribuisce a rendere l'agrifoglio tossico per gli esseri umani poiché irrita lo stomaco e l'intestino, e altri componenti lo rendono dannoso per il sistema nervoso e per il cuore. L'ingestione di appena venti bacche può essere mortale per un adulto. (Notizie "spigolate" dalla rete). ----------------------------------- Questo video sarà pubblicato anche nel blog: http://busnagoedintorni.blogspot.it/