Il gelsomino giallo di San. Giuseppe, è originario della Cina. Questa pianta è comunque conosciuta nel nostro Paese da molto tempo, la sua prima apparizione risale infatti alla metà del 1500, a seguito dell'introduzione da parte del navigatore Vasco de Gama. Una pianta che fu subito cara alle donne, alle quali il Gelsomino, nel linguaggio dei fiori, parlava d'amore: una fama destinata a durare anche nei secoli successivi. A questa notorietà concorsero largamente anche i poeti, ed in modo speciale i poeti orientali. Tuttavia anche un filosofo occidentale Teofilo Gauthier si servì del fiore di questa pianta per esporre il concetto filosofico di un'umanità che anela sempre a mutare, sempre compiaciuta di un ordine inaspettato e nuovo alle cose del mondo E' chiamato Gelsomino nudo, Gelsomino d'inverno, Gelsomino di san Giuseppe, non ha profumo, non teme né il freddo né il gelo. E' un arbusto molto rustico, perenne, a foglie caduche, dal portamento parzialmente strisciante, presenta rami sottili, ritti e rigidi con foglie trifogliate, lucide e di consistenza cuoiosa color verde scuro. La fioritura è invernale, molto ornamentale, formata da piccoli fiorellini giallo brillante, solitari o riuniti in mazzetti. Questa pianta tende a crescere abbondantemente e può raggiungere anche i due metri di altezza; si consiglia di potarlo spesso dopo la fioritura e, ogni due o tre anni, procedere ad un rinnovo completo degli steli recidendoli a una ventina di cm dalla base. Vista la capacità di sviluppo il gelsomino di San Giuseppe può essere utilizzato sia come tappezzante strisciante sia come rampicante se addossato ad una apposita struttura. I rami ricadenti spesso radicano spontaneamente. In questo caso possono essere staccati dalla pianta madre e ricollocati a dimora. le piante in pieno sole fioriscono copiosamente, mentre quelle all'ombra tendono a produrre più foglie. (Notizie "spigolate" dalla rete). ---------- Questo video sarà pubblicato anche nel blog: http://busnagoedintorni.blogspot.it/