Agricoltura, "Vitellini morti di freddo e sbranati dai lupi", sos dagli allevatori del sisma
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Nevica dentro la stalla di Attilio Rivelli, allevatore di Pievetorina. Fuori, al gelo, una delle mucche bianche, al pascolo "forzato" sta ancora chiamando il suo vitellino. Morto, come pure un altro, in montagna per le temperature che qui, dopo la neve, arrivano di notte anche a -10. La stalla è fortemente lesionata dal sisma di fine ottobre. Alcuni vitelli sono stati presi in cura in una stalla da un amico allevatore, ma per gli altri animali sarà un lungo inverno. Il container per il bestiame è atteso da novembre.
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Nevica dentro la stalla di Attilio Rivelli, allevatore di Pievetorina. Fuori, al gelo, una delle mucche bianche, al pascolo "forzato" sta ancora chiamando il suo vitellino. Morto, come pure un altro, in montagna per le temperature che qui, dopo la neve, arrivano di notte anche a -10. La stalla è fortemente lesionata dal sisma di fine ottobre. Alcuni vitelli sono stati presi in cura in una stalla da un amico allevatore, ma per gli altri animali sarà un lungo inverno. Il container per il bestiame è atteso da novembre.